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Franco Miceli sindaco Palermo

Sono Franco Miceli, ho 69 anni, sono un architetto e sono il marito di Clelia e papà di Giuseppe e Fosca. Mi candido ad essere il sindaco delle palermitane e dei palermitani.

Sono nato a Borgo Vecchio. Palermo per me è da sempre una fonte di ispirazione e impegno, sin da quando scrissi la tesi di laurea proprio sul risanamento del centro storico, prima ancora di sapere che, diversi anni dopo, avrei preso parte attivamente alla Primavera e poi assunto la carica di assessore con deleghe ai lavori pubblici, edilizia privata, ville, parchi e giardini, manutenzione e protezione civile. 

Da assessore ho potuto accendere in senso letterale le luci di tanti quartieri della città, intervenendo sull’illuminazione pubblica, e in senso simbolico, restituendo parti di Palermo ai suoi abitanti, realizzando interventi che non erano soltanto di ordine pratico e urbano ma soprattutto di ordine sociale e politico. 

Dagli edifici di pubblica utilità fino agli impianti e alle infrastrutture. Sono state realizzate opere necessarie per le persone di tutta la città.

In una città in cui l’acqua arrivava ogni 3 giorni e non esisteva lo svincolo di Sferracavallo, strade, palazzetti per lo sport, sistemi idrici e fognari, il nuovo Palazzo di Giustizia, la Piazza Politeama così come la conosciamo oggi, sono alcune delle opere che da assessore ho contribuito a portare a termine. 

Pianificazione, concretezza, rinnovamento ma soprattutto qualità della vita delle cittadine e dei cittadini di Palermo. 

Lo sviluppo del territorio deve mettere al centro la vita delle persone. Questa è la ragione per cui stai leggendo queste righe: le persone e la qualità della loro vita devono tornare a essere al centro dei programmi per il futuro della città. 

E sono le loro istanze, i loro bisogni e soprattutto i loro desideri a definire i contorni del mio programma partecipato. 

Quando lavoravo per la segreteria regionale della CGIL decisi di cambiare strada e inseguire il mio sogno di tornare a occuparmi della città e dell’architettura, le mie grandi passioni, proprio per progettare e migliorare la vita delle persone, trasformando gli scenari possibili in qualcosa di tangibile, utile, concreto. 

In questa cornice la mia famiglia resta un fermo punto di riferimento, a partire da Peppino, mio padre. Deputato del PCI regionale, prima segretario della Camera del Lavoro. Grazie a lui ho conosciuto Enrico Berlinguer oltre a una figura che su tutte ha influenzato la mia formazione: Pio La Torre. Da Pio La Torre ho appreso l’importanza delle grandi battaglie per la vita di ognuno e la centralità delle nuove generazioni; la lotta alla mafia e l’impegno per la pace sono i prerequisiti per ogni scelta che un uomo politico deve fare.

A maggio del 2021 sono stato eletto presidente del Consiglio nazionale degli Architetti italiani.

Oggi le battaglie che portavo avanti da studente del Galileo Galilei sono più attuali che mai, e sono convinto che la spinta civile che è dentro ognuno di noi sia la chiave per tornare a costruire un futuro migliore per Palermo.

Franco Miceli sindaco Palermo

Sono Franco Miceli, ho 69 anni, sono un architetto e sono il marito di Clelia e papà di Giuseppe e Fosca. Mi candido ad essere il sindaco delle palermitane e dei palermitani.

Sono nato a Borgo Vecchio. Palermo per me è da sempre una fonte di ispirazione e impegno, sin da quando scrissi la tesi di laurea proprio sul risanamento del centro storico, prima ancora di sapere che, diversi anni dopo, avrei preso parte attivamente alla Primavera e poi assunto la carica di assessore con deleghe ai lavori pubblici, edilizia privata, ville, parchi e giardini, manutenzione e protezione civile. 

Da assessore ho potuto accendere in senso letterale le luci di tanti quartieri della città, intervenendo sull’illuminazione pubblica, e in senso simbolico, restituendo parti di Palermo ai suoi abitanti, realizzando interventi che non erano soltanto di ordine pratico e urbano ma soprattutto di ordine sociale e politico. 

Dagli edifici di pubblica utilità fino agli impianti e alle infrastrutture. Sono state realizzate opere necessarie per le persone di tutta la città.

In una città in cui l’acqua arrivava ogni 3 giorni e non esisteva lo svincolo di Sferracavallo, strade, palazzetti per lo sport, sistemi idrici e fognari, il nuovo Palazzo di Giustizia, la Piazza Politeama così come la conosciamo oggi, sono alcune delle opere che da assessore ho contribuito a portare a termine. 

Pianificazione, concretezza, rinnovamento ma soprattutto qualità della vita delle cittadine e dei cittadini di Palermo. 

Lo sviluppo del territorio deve mettere al centro la vita delle persone. Questa è la ragione per cui stai leggendo queste righe: le persone e la qualità della loro vita devono tornare a essere al centro dei programmi per il futuro della città. 

E sono le loro istanze, i loro bisogni e soprattutto i loro desideri a definire i contorni del mio programma partecipato. 

Quando lavoravo per la segreteria regionale della CGIL decisi di cambiare strada e inseguire il mio sogno di tornare a occuparmi della città e dell’architettura, le mie grandi passioni, proprio per progettare e migliorare la vita delle persone, trasformando gli scenari possibili in qualcosa di tangibile, utile, concreto. 

In questa cornice la mia famiglia resta un fermo punto di riferimento, a partire da Peppino, mio padre. Deputato del PCI regionale, prima segretario della Camera del Lavoro. Grazie a lui ho conosciuto Enrico Berlinguer oltre a una figura che su tutte ha influenzato la mia formazione: Pio La Torre. Da Pio La Torre ho appreso l’importanza delle grandi battaglie per la vita di ognuno e la centralità delle nuove generazioni; la lotta alla mafia e l’impegno per la pace sono i prerequisiti per ogni scelta che un uomo politico deve fare.

A maggio del 2021 sono stato eletto presidente del Consiglio nazionale degli Architetti italiani.

Oggi le battaglie che portavo avanti da studente del Galileo Galilei sono più attuali che mai, e sono convinto che la spinta civile che è dentro ognuno di noi sia la chiave per tornare a costruire un futuro migliore per Palermo.

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